'Cuore di Scorta', quando il bullismo diventa inno pop alla rinascita
Esce il quarto brano di Angy, studentessa 17enne
Una canzone come atto di resilienza al bullismo rivolto alle giovani generazioni ma non solo. E' "Cuore di Scorta", il nuovo singolo di Angy (Angelica Peruzzo), 17enne cantautrice milanese. Con questo progetto la ragazza affronta il tema del bullismo con un tono inaspettato: leggero, ironico, quasi caricaturale. Un modo originale per sdrammatizzare una ferita profonda e raccontare il percorso che l'ha portata a ritrovare sé stessa. Dietro il brano c'è un'esperienza personale forte. Angelica, studentessa in una scuola internazionale del capoluogo lombardo, ragazza riservata, molto sensibile, ha vissuto un episodio di bullismo in modo doloroso e silenzioso. Solo col tempo - spiega - ha trovato il coraggio di parlarne, prima attraverso la scrittura, con la raccolta di poesie "16 Battiti", e oggi con la musica. "Cuore di Scorta" è per lei un gesto catartico, una liberazione emotiva. E vuole essere anche una chiave di lettura alternativa: a volte chi fa del male è a sua volta fragile, in difficoltà, spinto da insicurezze o da un contesto familiare complesso. "Comprendere non significa giustificare, ma promuovere consapevolezza e prevenzione", sottolinea l'artista. Nel testo, l'immagine di una "escape room" rappresenta la prigione emotiva di chi si sente giudicato e isolato. Le "bad vibes" (cattive vibrazioni, energie negative) che restano e il "dormire da soli fa schifo" evocano il lato più umano e vulnerabile di chi si è sentito escluso o ferito. Ma la scintilla della canzone sta proprio nella sua capacità di alleggerire il dolore senza negarlo e il ritornello - "Giuro avrei voluto almeno un cuore di scorta" - diventa metafora pop e potente della resilienza. Un cuore di riserva per sopravvivere quando il tuo io viene ferito. E' il quarto brano di Angy dopo "Temporary Love", "Oops" e "Te Quiero".
(N.Miller--TAG)